Cosa è il Truffone

IL TRUFFONE il podcast per navigare consapevolmente e con successo il più grande esperimento economico di tutti i tempi.
Con questa frase ho cercato di indicare lo scopo, la missione per cui ogni settimana investo tempo nella registrazione, produzione e pubblicazione di questo podcast, di questo mezzo di educazione e informazione.

L’obiettivo del podcast è infatti da un lato quello di educare e informare, dall’altro quello di ispirare e motivare, creando, possibilmente, intorno ad esso un network di persone consapevoli del “Truffone” che condividono idee e valori, e, hanno in comune un entusiasmo per la libertà e l’imprenditorialità.

Ma chi è, o meglio, che cos’è il “Truffone”?

Partiamo quindi dalla scelta del nome, non volevo fare lo stesso errore fatto a suo tempo con il mio blog USEMLAB, infatti era un acronimo difficile da memorizzare, questa volta, ero alla ricerca di un termine italiano semplice, divertente e irriverente, un nome che si prestasse bene per il passaparola e penso di averlo trovato con questo simpatico Truffone che da sempre usiamo su USEMLAB per riferirci al sistema monetario attuale.

Pochissima gente sa bene come funziona il sistema monetario, quasi nessuno, spesso neanche chi lavora in banca, ha idea di come funzioni quello bancario, sono cose difficili da capire, ma, chi le gestisce lo sa benissimo, e soprattutto sa come sfruttarlo a proprio vantaggio.

Henry Ford ebbe modo di dire “se la popolazione capisse come funziona il sistema bancario e monetario ci sarebbe una rivoluzione entro l’indomani mattina”.

Il Truffone monetario è responsabile di ben oltre il 50% dei problemi economici e sociali, e come meravigliarsi, visto che il 50% delle transazioni, la metà di tutti gli scambi che facciamo tutti i giorni coinvolge una componente monetaria.

Eppure, non si ha la più pallida idea di come funzioni tutto l’oscuro baraccone costruito intorno al denaro, generalmente non si sa neanche cosa sia il denaro stesso.

La popolazione è volutamente tenuta all’oscuro.

Sono argomenti che nelle scuole non si insegnano, e quando si insegnano, come all’Università, si insegnano male.

Il denaro checché se ne dica, e se ne dice sempre molto male, è il bene economico più importante.

Il denaro ha permesso l’esplosione del commercio, divisione del lavoro e della conoscenza, il progresso, la civilizzazione, però, per ovvi motivi è sempre stato il bene economico più monopolizzato e stuprato da chi ci governa.

Oggi il denaro non è più legato a un bene economico reale, è puro numerario, questa è un’altra cosa che pochi hanno ben chiara, ed infatti solo il 2-3% del denaro circola in forma fisica, il resto sono numeri digitali.

Dal 2008 in poi i gestori del Truffone sono arrivati a fare cose che erano impensabili fino ad una decina di anni fa, e lo hanno fatto con scarsi risultati nel breve periodo, infatti, come tutti possiamo constatare, siamo inchiodati in una situazione di stagnazione economica globale.

Si tratta, quindi, di un esperimento economico mai condotto prima della storia dell’umanità.

Ma il Truffone non è solo monetario, è anche intellettuale e si estende in orizzontale su diversi campi di conoscenza.

Ma prendiamo l’economia, parlo solo di quello che so, l’economia è la scienza umana per eccellenza, la più importante per capire i processi sociali.

I più grossi disastri della storia sono dovuti proprio ad esperimenti economici, come quello attuale, che hanno fatto leva sul bene monetario o alla presunzione di poter gestire dall’alto la società intera.

Eppure l’economia così come si è sviluppata negli ultimi 80 anni ha preso una deriva interventista, di fatto, non si fa più scienza economica, si fa ingegneria sociale, e soprattutto come si entra nel campo della macroeconomia degli aggregati, parlando di inflazione, disoccupazione, crescita economica, troviamo definizioni vuote e confuse, si ribaltano volentieri cause ed effetti, si presentano concetti e teorie incoerenti.

Il tutto con l’obiettivo finale di giustificare interventismi economici sempre più massicci, che hanno come risultato quello di restringere il raggio di azione della nostra naturale funzione imprenditoriale, ma anche quello di distorcere i piani individuali che ciascuno di noi attua quotidianamente, come imprenditori, consumatori/lavoratori oppure investitori e risparmiatori.

Diciamo la verità: c’è ancora tantissima creazione di valore, ci sono tanti imprenditori di successo, negli ultimi 30 anni abbiamo avuto la più grande creazione di valore della storia dell’umanità, e se ancora il Truffone sta in piedi lo dobbiamo in gran parte alla tecnologia, alle scoperte, all’innovazione, a tutti i benefici che l’iniziativa privata, la creatività imprenditoriale ci offrono attraverso il mercato.

Il mercato, questo termine con fortissima connotazione negativa, non è altro che quel processo spontaneo di scambi volontari guidati dalla funzione imprenditoriale.

Nel Truffone intellettuale abbiamo perso il vero senso delle parole, dal termine mercato a profitto, inflazione, deflazione, giustizia, diritti, capitalismo, termini che non riflettono più la vera sostanza che ci sta dietro.

Il significato di ciascuna di queste parole è stato volutamente corrotto, distorto e stravolto dai servi di corte del Truffone, una operazione necessaria a nascondere i danni causati dall’interventismo dei loro datori di lavoro, i pianificatori centrali, e attribuirli eventualmente al mercato.

E a proposito dei pianificatori centrali, prendiamo le banche centrali, ebbene sarebbero istituzioni del mercato, a difesa del mercato, del sistema finanziario, per la stabilità monetaria, invece si capisce che sono un vero e proprio pianificatore centrale, che sono la radice dell’instabilità finanziaria.

Si tratta di socialismo puro, al cuore del sistema di mercato, che ha permesso al sistema stesso di incancrenirsi non solo finanziariamente ma anche nel tessuto sociale.

Viviamo in un mondo affogato in un oceano di debito la cui crescita esponenziale è continua da innumerevoli anni a causa della distorsione istutuzionale dei tassi di interesse operata dalle banche centrali.

Il risultato di tutto questo è che per la gran parte della popolazione tutti i benefici della creatività imprenditoriale diffusi attraverso il mercato vengono costantemente controbilanciati dai danni causati dal Truffone.

Non è possibile che oggi nei paesi occidentali le famiglie, in media, stiano peggio rispetto a 30 anni fa.

Nonostante la creazione immensa di valore grazie all’innovazione tecnologica, la bilancia danni-benefici pesa sempre più dalla parte del Truffone, la cui funzione principale, e chi lo gestisce lo sa benissimo, è trasferire ricchezza dai ceti produttivi a quelli parassitari, dalle fasce più deboli e classe media alle fasce più agiate che, stando in alto nella piramide sociale ed economica, riescono a colludere con il potere, ed essendo più vicine alla stampante monetaria riescono anche ad approfittare della produzione esponenziale di numerario monetario.

Ed infine il Truffone è anche politico, tutto questo vuoto di conoscenza, questa enorme ignoranza sulla questione monetaria, sulle questioni economiche è voluta dall’alto.

La popolazione è tenuta volutamente all’oscuro su certe questioni fondamentali, ma quel che è peggio è constatare la disonestà intellettuale di tantissimi professori di economia o la loro pura ignoranza.

La loro complicità verso il Truffone rappresenta l’unico modo per fare carriera accademica, con enormi benefici a latere attraverso consulenze al governo, enti paragovernativi, banche, istituzioni finanziarie e a tutte quelle società e corporation intimamente connesse con il potere.

L’obiettivo del Truffone intellettuale e politico è tenere il cittadino in uno stato di ignoranza ma anche di confusione permanente, di metterci tutti contro tutti, mentre loro da decenni spalancano le porte a interventi sempre più ampi e profondi, con una delega di potere sempre più invasiva nella nostra vita quotidiana.

Lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle e credo che tra gli inferni fiscali, il peggiore di tutti ce lo abbiamo in Italia.

E purtroppo allo stato delle cose non se ne vede ancora una fine, un cambio di direzione, anzi si sta accelerando nella direzione sbagliata.

Ma del resto a chi ci governa va bene così, per due ragioni: nel breve mangiano e raschiano tutto quel che possono alle spalle di chi produce valore e ricchezza, e in secondo luogo pensateci: lo Stato è quell’istituzione che più fallisce e più si espande.

L’importante è che fallisca in maniera lineare come sta succedendo da 60 anni.

Ma anche il giorno che le cose dovessero andare male, la storia ci insegna che si sfocia inevitabilmente in regimi totalitari.

Ovvero il punto di massima salute per lo Stato!

Eppure in mezzo a tanta confusione sulla crisi e sulle cause, c’è una semplice verità: la prosperità, si badi bene, non quella dello Stato, ma quella di un popolo, di una nazione, si fonda su due pilastri molto semplici: definire e difendere nella maniera migliore possibile i diritti di proprietà, e lasciare libera, nel rispetto del primo principio, la funzione imprenditoriale.

Le banche centrali e il sistema bancario corrompono definizione e difesa dei diritti di proprietà sul bene economico più importante che è il denaro.

Non esiste definizione dei diritti di proprietà sul denaro, non c’è alcuna difesa della proprietà.

Il mercato non è perfetto, la perfezione non è di questo mondo, il mercato è un processo orientato a risolvere i problemi, problemi di scarsità e coordinamento tra le azioni individuali.

Ma quando funziona male è sempre per ragioni di carattere istituzionale, al centro delle quali da un lato abbiamo il sistema monetario e bancario e dall’altro lo Stato, che con con tasse, regolamentazioni, burocrazia, ostacola, blocca, impedisce il libero svolgimento della funzione imprenditoriale.

Maturare una consapevolezza sul Truffone monetario, intellettuale e politico è stato il cuore di investigazione del mio blog attraverso numerosi articoli e attraverso i libri.

Sopra questa consapevolezza, l’obiettivo principale del podcast rimane sempre quello di non farci ingoiare da questo sistema e stimolare in noi un atteggiamento sempre attivo.

Il nostro sforzo quotidiano deve essere quello di crescere umanamente, intellettualmente e imprenditorialmente, di cercare, generare idee, capire come muoverci, trovare se ci sono i modi per sfruttare il Truffone a nostro vantaggio.

Dobbiamo solo a noi, alla nostra volontà, la capacità di fare un salto di livello per una vita appagante nella quale le sfide del mondo esterno vengono affrontate e vinte grazie all’apprendimento di abilità via via crescenti.