Il debito pubblico italiano ha raggiunto i 2200 miliardi, cioè quasi il 133% del prodotto interno lordo, circa 35 mila euro a cittadino italiano. Numeri che continuano a crescere anno dopo anno, insieme alle spese dello Stato e alla pressione fiscale. Con Maurizio Mazziero, analista finanziario, esaminiamo i conti pubblici italiani, sfatando miti come quello dell’austerità e analizzando il possibile impatto di un rialzo dei tassi di interesse per investitori privati, banche, settore assicurativo e anche Banca Centrale Europea (con in mano oramai l’8.5% del debito).
L’ospite della puntata
Maurizio Mazziero è analista finanziario, Socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica) ed esperto nella costruzione di portafogli con ETF ed ETC; profondo conoscitore del mercato delle materie prime è responsabile del Comitato di Consulenza di ABS Consulting. Fondatore della Mazziero Research, si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione per Istituti Bancari e Aziende, affiancandole nell’attuazione di strategie di copertura dal rischio prezzi. Autore di numerose monografie e libri fra cui la “Guida all’analisi tecnica” e il “Manuale dell’investitore consapevole”; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani. Ha diretto la società ClubCommodity.com e coordinato il Comitato Scientifico che ha realizzato COMMIN, COMModity INdex, l’indice europeo sulle materie prime.
Link a documenti citati
Quaderno di ricerca – Osservatorio trimestrale sui dati economici italiani
Osservatorio sul terzo trimestre 2016 (pdf)
Libri
Philipp Bagus, La Tragedia dell’Euro, Usemlab
Maurizio Mazziero, Guida all’analisi tecnica. Principi, strumenti e metodi per capire i mercati finanziari
Maurizio Mazziero, Andrew Lawford, Gabriele Bellelli, Manuale dell’investitore consapevole: Incrementa e proteggi i tuoi risparmi investendo a basso rischio
9 comments on “IT 024: Conti pubblici e debito italiano, una dinamica fuori controllo”
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Bellissima puntata. Grazie Francesco e Maurizio!
Ciao Francesco.
Seguo, tra i tanti blog, quello del Cobden Centre for honest money. Il prof. Selgin, un free-banker, sostiene, a proposito di tassi d’interesse, che il tasso naturale d’interesse non sia molto più alto di quello che le banche centrali “avrebbero” pilotato durante questi anni di turbolenza. Parla, se capisco bebe, di forze secolari che spingono i tassi verso giù. Ti giro il link e magari valuti se farci una puntata.http://www.cobdencentre.org/2016/12/george-selgin-has-the-fed-been-holding-down-interest-rates/
avevo letto quell’articolo, seguo anche io il blog del cobden centre, il miglior sito british di economia senza dubbio. bah, onestamente mi sembra che sia una discussione piuttosto sterile, il dibattito tra chi dice che la banca centrale segue i mercati e chi invece sostiene l’opposto va avanti da sempre e secondo me è mal posto. una cosa è certa: la banca centrale MANIPOLA i tassi di interesse ovvero il prezzo più importante dell’economia e la quantità di denaro. altra cosa certa è che sbaglia quasi sempre, sia in su (politica restrittiva) che in giù (politica accomodante). terza cosa certa la stessa presenza della banca centrale condiziona gli operatori introducendo moral hazard. quarta cosa certa creare denaro in quantità sempre crescenti (l’unica volta che gli aggregati si sono ridotti è stato tra l’80 e 81) ridistribuisce reddito ricchezza profitti distorcendo tutti i prezzi relativi. Il resto sono chiacchiere più o meno inutili come quelle che fa appunto Selgin in quell’articolo e su cui ci sarebbe ancora da aggiungere molto ma rischio per ora di dilungarmi troppo. Grazie comunque della segnalazione che apre indubbiamente interessanti spunti di riflessione, magari più avanti ci farò una puntata.
Ottima puntata, dove si spiega chiaramente che ” l’austerity” esiste solo per noi cittadini e contribuenti….
Nell’intervista si dà però per scontato che la curva dei tassi sia girata e ci aspetta un periodo di tassi sicuramente più alti di quelli degli ultimi anni…
Ora, leggendo il blog “IcebergFinanza” di Mazzalai, che trovo molto preparato e con ottime capacità analitiche, lui argomenta il suo pensiero (controcorrente sul main stream) di tassi che si abbasseranno di nuovo, di un nuovo QE americano ecc. Ecc., con il fatto che siamo in un enorme deflazione da debito, che non può che tenerci in una situazione di tipo giapponese.
Quindi di tassi tenuti artificialmente bassi ancora per anni…
Puoi darmi la tua opinione o meglio intervistarlo nel podcast?
Grazie Alberto
Puntata molto bella.
Purtroppo a me sembra che più che in un film tragicomico siamo in un film dell’orrore senza sapere di essere la prossima vittima.
Personalmente ho sempre pensato che il debito pubblico sia il male assoluto. A quelli che dicono che lo stato può indebitarsi come fa una famiglia ricordo le parole di Rothbard che con grande chiarezza mostra l’aspetto perverso del debito pubblico.
“Una transazione che ha come oggetto i titoli del debito pubblico è alquanto differente da una transazione finanziaria conclusa da soggetti privati. In quest’ultima abbiamo un creditore con una bassa preferenza temporale che scambia un bene presente (il denaro) con uno futuro (una promessa di pagamento) avendo come controparte un debitore con una più alta preferenza temporale. Nel primo caso invece è il governo a ricevere il bene presente (cioé il denaro) dai creditori, ed entrambe le controparti sono consapevoli che il bene futuro (il denaro che verrà restituito) non uscirà dalla tasche dei politici e dei burocrati che lo hanno preso in prestito ma dai portafogli saccheggiati degli cittadini che un domani avranno la sventura di essere assoggettati allo Stato”.
“Il governo ottiene infatti i soldi solo attraverso la coercizione fiscale. I suoi creditori, lungi dall’essere innocenti, sanno benissimo che i propri proventi futuri saranno il prodotto di tale coercizione. In breve, i creditori dello Stato prestano volontariamente i soldi al governo adesso per ricevere parte del futuro saccheggio fiscale. Tutto ciò va contro il libero mercato, contro i principi che sottostanno a una genuina e volontaria transazione privata. Entrambe le parti stanno contraendo immoralmente un accordo in violazione dei diritti di proprietà dei futuri cittadini. Entrambe le parti, quindi, si stanno mettendo d’accordo per spartirsi la proprietà di altre persone, e meritano pertanto tutta la nostra riprovazione. La transazione che coinvolge il debito pubblico è in sostanza un accordo non dissimile da quello che unisce un gruppo di rapinatori che decidono di dividersi in anticipo la refurtiva”.
Un cordiale saluto
formidabile sintesi di Rothbard !!
Complimenti per l’iniziativa e per gli argomenti trattati
Gentilissimo Francesco,
Per chi ha un mutuo su casa a tasso variabile come me cosa dovrebbe fare nell’eventualità, ormai certa, del defoult dell’Italia? Conviene avere contate in euro piuttosto che averlo depositato in banca? Conviene avere valua estera? Mi può dare qualche dritta sopratutto per il mutuo? Grazie……Domenico
Gentilissimo Francesco,
Per chi ha un mutuo su casa a tasso variabile come me cosa dovrebbe fare nell’eventualità, ormai certa, del defoult dell’Italia? Conviene avere contate in euro piuttosto che averlo depositato in banca? Conviene avere valua estera? Mi può dare qualche dritta sopratutto per il mutuo? Grazie……Domenico