La propaganda di tutti i regimi turbostatalisti del pianeta, facendo leva sul terrore, sta operando un lavaggio del cervello immenso per reprimere libertà fondamentali. C’è qualcuno però che ha il coraggio di difenderle a spada tratta, è il caso del Brasile dove il presidente Bolsonaro, da sempre contro il lockdown, è arrivato al punto di dichiarare: “Io voglio che chiunque sia armato. Perché un popolo armato non potrà mai essere ridotto in schiavitù”.
Con Fernando Monteiro D’Andrea, già ospite della puntata 99, vediamo di capire meglio cosa sta succedendo in Brasile, dove dal primo gennaio 2019 governo e parlamento contano una discreta presenza di persone a difesa delle libertà, in Italia ancora fantascienza che possiamo solo sognare. Addirittura, come vedremo, nella camera dei deputati qualcuno ha avuto persino il coraggio di una frase tanta cara ai libertari : Taxation is theft (le tasse sono un furto).
La situazione economica in Brasile rimane tuttavia abbastanza debole, a causa anche di una banca centrale di Stato che ha ripreso politiche monetarie per svalutare il Real, crollato nel giro di qualche mese di un buon 30%. Con l’arrivo dell’inverno un lockdown potrebbe mettere definitivamente in ginocchio il paese, come peraltro è appena accaduto all’Argentina, di nuovo in default sul proprio debito pubblico.
L’ospite della puntata
Fernando Monteiro D’Andrea ha approfondito gli studi di business presso il Politecnico di Milano (MSc, Management, Economics and Industrial Engineering), ha insegnato amministrazione generale presso lo IESPES, Instituto Esperança de Ensino Superior, sta attualmente facendo un corso di dottorato in Business Management / Marketing presso Universidade Federal do Rio Grande do Sul, ed è consulente per le imprese. Collabora con il Mises Institute brasiliano.
Link e Risorse
Wikipedia, pagina su Bolsonaro e pagina sui presidenti del Brasile.
Il video completo della riunione ministeriale. La frase sul popolo da armare perché non possa essere ridotto in schiavitù intorno a 1h34′.
Video della BBC contro Bolsonaro, già dal titolo è tutto chiaro: “Coronavirus: Brazil’s “chaotic” response as President denies any serious problem – BBC News”.
“Perché il Brasile di Bolsonaro si rifiuta di chiudere la propria economia?”, articolo di Alice Salles – tradotto da Elena Negro e pubblicato il 27 Maggio 2020 su vonmises.it
Grafico Real Brasiliano vs USD dollar
“Not Alone“, video youtube di Larken Rose pubblicato il 22 maggio 2020
Traduzioni
La trascrizione dello speech di Bolsonaro in Italiano pubblicata da nonexpedit su twitter:
“Signor ministro della Giustizia, per favore, è stato deciso non molto tempo fa che non si può ammanettare quasi nessuno. Perché allora mettono le manette a un cittadino mentre sta lavorando o a una donna in una pubblica piazza?
E il ministro della Giustizia non ha niente da dire? Tu devi parlare cazzo! Che fai, te ne stai zitto? E fino a quando? O devo continuare a metterci la faccia io? Tu devi parlare, devi sollevare la questione, devi alzare la voce!
Non si possono mettere le manette. È una decisione della Corte Suprema! Dobbiamo starcene zitti? Fino a quando? Questi continuano a umiliare la nostra gente, è un fenomeno in crescita.
La gente non smette di puntarmi il dito contro “Ho votato per te perché tu facessi qualcosa. Ho votato per te perché tu prendessi delle decisioni”. Ed è vero. Non me ne può fregare di meno di essere rieletto. E dobbiamo riflettere su questo. Tutti noi.
Quello che vogliono questi figli di puttana è la nostra libertà. Guardate com’è facile imporre una dittatura in Brasile, guardate com’è facile! Le persone sono rinchiuse nelle loro case.
È per questo che io voglio, ministro della Giustizia e ministro della Difesa, che tutte le persone si armino. Questa situazione assicura che un figlio di puttana possa arrivare e imporre una dittatura qui. Perché è facile imporre una dittatura qui. Troppo facile.
Un cazzo di sindaco fa una cazzo di ordinanza e comincia ad ammanettare le persone e chiude tutti in casa. Se i cittadini fossero armati scenderebbero per le strade.
hanno disarmato il popolo prima di imporre la loro dittatura.
Questo è il motivo della nostra rimostranza. E io chiedo che il min. della Difesa e il min.della Giustizia firmino il decreto oggi. Perché voglio mandare un cazzo di messaggio a questi stronzi, sul perché io sto armando la gente: perché non voglio una dittatura qui.
E questa cosa non può più essere rimandata, va bene? Non può più essere rimandata. Chiunque non accetti i miei ideali, ministro Damares: famglia, Dio, Brasile, armi, libertà di espressione, libero mercato… chiunque non accetti queste cose è nel governo sbagliato.
Aspetti fino al 2022, sig. Alvaro Dias, aspetti Alckmin, aspetti Haddad, o magari aspetti Lula, va bene? Potete andare con loro ed essere felici, ma nel mio governo siete nel posto sbagliato.
Qua il tema delle armi deve esplodere. Io voglio che chiunque sia armato. Perché un popolo armato non potrà mai essere ridotto in schiavitù”.
Puntate collegate
IT099: Meno Marx e più Mises: il risveglio del Brasile – 29 aprile 2018 – Fernando Monteiro D’Andrea
IT140: Parassitismo politico e lotta di classe – 29 gennaio 2020 – Cristian Merlo
IT146: Il Truffone ha trovato la sua arma vincente nella paura – 11 marzo 2020 – Francesco Carbone
IT154: Attacco alla Costituzione: diritti di libertà sotto assedio – 6 maggio 2020 – Alessandro Fusillo
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