Andare a vivere e studiare all’estero a 15 anni e rimanerci per lavorare. Una storia quasi unica e fonte d’ispirazione per i giovani, ricca di consigli e suggerimenti pratici. (nell’introduzione dico “ispirazionale” dall’inglese inspirational, parola che però in italiano non esiste! La lingua evolve ed è sempre viva, quindi io nel parlato la uso).
L’ospite della puntata
Mirco Balatti, ricercatore e assistente di ricerca al dottorato in Finanza presso la Henley Business School, ICMA Centre.
Autore del Working paper ‘Did Quantitative Easing Only Inflate Stock Prices? Macroeconomic Evidence from the US and UK’.
Altri suoi articoli disponibili su SSRN.com all’indirizzo http://ssrn.com/author=2519808.
Link utili
Facebook: Approfondimenti politici e economici di Quarz a nuove scoperte scientifiche di I fucking love science e MIT technology review.
Canali di youtube di università come l’MIT opencoursware, Yale courses o Stanford o canali privati come Bionicturtle.
Coursera, un portale gratuito di corsi universitari.
Portale di video TED con la “surprise me option”
6 comments on “IT 010: Cervelli in fuga… a 15 anni!”
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Bravissimo Mirco! Educare è un processo infinito e dev’essere preso come tale, per questa semplice ma fondamentale ragione dev’essere unito alla passione e alla scoperta del proprio talento.
Questa infatti è la ragione fondamentale che mi ha spinto, quasi tre anni fa, a cofondare Exosphere in Cile, un’istituzione che vuole fare proprio questo!
Il tuo è un grande esempio, vai avanti così 😉
Grazie Antonio e complimenti per la tua bellissima iniziativa.
Let’s all learn and re-learn!
Mirco
Condivido dei commenti che ho ricevuto sui social da persone che hanno ascoltato la puntata:
1) Belle parole vere ma secondo il mio modesto parere, non del tutto, ci vuole energia va bene (essere proactive) ma serve come hai detto senso di responsabilità e soprattutto etica. Ogni scelta è una rinuncia, e non è banale. Detto ciò continua a volare, tenendo sempre a mente questo trinomio: energia, responsabilità ed etica!
2) Grande Mirco, hai fatto benissimo a condividere la tua esperienza! Viviamo in un’Italia dove molti uomini rimangono fino a 40 anni accanto a mamma e papà, viziati e iperprotetti…se si facesse più spesso come hai fatto tu, avremo sicuramente un altro tipo di persone in giro!!
Mirco
Su usemlab qualcuno ha commentato (non capisco perché non lo abbia fatto qua, mah):
“da ex professore universitario negli USA posso affermare che le scuole italiane sono all’avanguardia. Purtroppo il lavaggio del cervello ideologico porta a far scegliere ai giovani (podcast #10) percorsi di cui non comprendono le implicazioni di lungo periodo. i licei italiani (quelli con greco e latino !!) sono all’avanguardia formativa (per capire a cosa serve studiare il latino, prima bisogna studiare il latino) ed i risultati li ho visti comparando gli studenti USA e quelli italiani (in USA).
PEccato questo sito era interessante, ora é diventato solo propaganda ideologica che di scientifico non ha NULLA… solo chiacchere pregiudiziali…
p.s. chiedete al ragazzo del podcast la definizione di Cultura e vedrete che non sa cosa realmente sia…”
Bah, beato lui che apprezza tanto la scuola italiana che sforna 37% di giovani disoccupati senza speranza e con in testa solo ideologie. altro che propaganda ideologica che si fa qua. la propaganda ideologica si fa nelle scuole, in primis quelle italiane, culle per parassiti che pensano solo al diritto al lavoro, perché tanto loro sanno il latino e il greco. finiranno a fare i preti se non li assume il governo oppure vivranno in una botte come socrate chiedendosi (in greco): perchè?
Comunque sia, sto cercando di organizzare una puntata per parlare di indottrinamento , istruzione, erudizione, educazione, cultura, ideologia e filosofia. Se avete qualcuno da suggerire fatevi avanti.
Mirco perché non dai la tua definizione di cultura in risposta al tipo sopra?
I problemi della scuola superiore Italiana sono solo l’anticamera di quelli dell’ Univesità Italiana (vedi classifiche Internazionali), dove gli esponenti del massimo livello accademico accentrano i gaps intellettuali con il resto del mondo, essendo il loro insegnamento basato su opinioni (ignoranza del mondo reale) e non sui dati (conoscenza del mondo reale) e su un ego-centrismo e Italo-centrismo culturalmente simile a quello pre-copernicano
I dati PISA disponibili a livello paesi OCSE, mostrano la scuola superiore Italiana negli ultimi posti a livello di Literacy Matematica, Scientifica e, udite udite, anche linguistica, secoli di cultura umanistica evaporati in un test
Tra l’altro abbiamo avuto un’esperienza concreta di come siano stati fatti I test in Italia (scuola in provincia di Milano), dove la scelta nel sottoporre I tests agli studenti è stata fatta scegliendo I migliori della materia, davvero un tipico maneggio Italico
Ciò nonostante questi sono I risultati 2015:
Tre città asiatiche occupano le prime posizioni in tutti e tre i campi: Shanghai era in testa anche nel 2009. Nella competenza matematica, dietro Shanghai, ci sono Singapore e Hong Kong. Il primo paese europeo è il Liechtenstein all’ottavo posto, seguito dalla Svizzera al nono. L’Italia è al 32° posto con un punteggio più basso della media dell’Ocse in tutti e tre i campi.
Alunni scontenti, risultati sotto la media e docenti poco interessati: questa l’immagine che l’ultima indagine OCSE PISA restituisce a proposito del nostro modello scolastico. L’inchiesta “Do teacher-student relation affect student’s well-being at school” promossa dall’Ente internazionale, per la prima volta ha esaminato come il rapporto tra docente e alunno (15 anni l’età media presa in considerazione) influenzi il senso di appartenenza dei ragazzi alla scuola, il loro benessere e persino il loro rendimento scolastico. Il risultato? L’Italia si conferma ben al di sotto della media mondiale in tutte le voci.
In primis proprio in quella che riguarda l’influenza di un buon rapporto docente-discente sul senso di appartenenza dei giovani: tra gli oltre 60 paesi che hanno preso parte all’indagine l’Italia è quartultima, come mostra la tabella sottostante:
Secondo il rapporto OCSE PISA, gli studenti italiani sono meno felici di stare a scuola: solo il 75% degli intervistati dichiara di avere piacere nel frequentare la scuola, contro una media mondiale che si attesta intorno all’80%. Dati che hanno immediati riscontri anche nel rendimento scolastico: l’indagine, infatti, sottolinea la forte correlazione tra il benessere dei ragazzi e i loro risultati accademici: non a caso i paesi al top in questa graduatoria sono anche quelli in cui i giovani ottengono i migliori risultati nei test di matematica e di comprensione linguistica.
“Gli insegnanti italiani pensano soprattutto alle performance accademiche – osserva Francesca Borgonovi, economista Ocse autrice dello studio – e una ragione può essere che è fondamentale migliorare la preparazione dei ragazzi”. Tuttavia, come risulta evidente dal rapporto, risultati e ambiente vanno a braccetto e ignorare questa relazione rischia di compromettere gli sforzi di rinnovamento del nostro sistema scolastico. Di qui le necessità di nuovi sistemi didattici: “L’insegnamento frontale è anacronistico e poco legato all’apprendimento – prosegue Borgonovi – oltre che poco legato al benessere dei ragazzi”.
Dati dale precedent indagini ….
Literacy Linguistica
Media della reading literacy
gamma delle posizioni di classifica di ciascun paese basata su un campione
(con 95% di certezza)
Paese Posizione
più altapossibile Posizione
più bassapossibile
Finlandia 1 1
Canada 2 4
Nuova Zelanda 2 8
Australia 2 9
Irlanda 3 9
Corea 4 9
Regno Unito 5 9
Giappone 3 10
Svezia 9 11
Austria 11 16
Belgio 11 16
Islanda 11 15
Norvegia 11 16
Francia 11 16
Stati Uniti 10 20
Danimarca 16 19
Svizzera 16 21
Spagna 17 21
Repubblica Ceca 17 21
Italia 19 24
Germania 21 25
Liechtenstein 20 26
Ungheria 21 26
Polonia 21 27
Grecia 23 28
Portogallo 24 28
Federazione Russa 27 29
Lituania 27 29
Lussemburgo 30 30
Messico 32 32
Brasile 32 32
Un modo per riassumere la prestazione di ciascun paese è di calcolare la media dei punteggi degli studenti. Le cifre date indicano i punteggi medi di ciascun paese.
Vi sono delle differenze significative nella prestazione media degli studenti dei vari Paesi: 125 punti separano i Paesi OCSE che hanno raggiunto i livelli più bassi da quelli che hanno raggiunto i livelli più alti. Se si presuppone che queste differenze possano determinare in futuro le carriere che questi studenti intraprenderanno, si pone il problema della futura competitività di quei paesi in cui un numero elevato di studenti hanno raggiunto solo i livelli più bassi (Tabella 2.3 del testo completo del rapporto).
La differenza nella prestazione media di alcuni paesi è grande, ma la variazione nella prestazione degli studenti all’interno dei singoli Paesi è ancora più grande. Ciò può essere notato osservando la gamma dei punteggi raggiunti dalla metà centrale della popolazione, cioè il divario tra il venticinquesimo e il settantacinquesimo studente in un gruppo di cento studenti classificati a secondo della loro prestazione. Più grande è il divario e più sono diversi i risultati all’interno di quel paese.
Literacy Matematica
Media della literacy matematica
gamma delle posizioni di classifica di ciascun paese basata su un campione
(con 95% di certezza)
Paese Posizione
più alta possibile Posizione
più bassa possibile
Giappone 1 3
Corea 2 3
Nuova Zelanda 4 8
Finlandia 4 7
Australia 4 9
Canada 5 8
Svizzera 4 10
Regno Unito 6 10
Belgio 9 15
Francia 10 15
Austria 10 16
Danimarca 10 16
Islanda 11 16
Liechtenstein 9 18
Svezia 13 17
Irlanda 16 19
Norvegia 17 20
Repubblica Ceca 17 20
Stati Uniti 16 23
Germania 20 22
Ungheria 20 23
Federazione Russa 21 25
Spagna 23 25
Polonia 23 26
Lituania 25 28
Italia 26 28
Portogallo 26 29
Grecia 27 30
Lussemburgo 29 30
Messico 31 31
Brasile 32 32
Literacy Scientifica
Media della literacy scientifica
gamma delle posizioni di classifica di ciascun Paese su un campione
(con 95% di certezza)
Paese Posizione
più alta possibile Posizione
più bassa possibile
Corea 1 2
Giappone 1 2
Finlandia 3 4
Regno Unito 3 7
Canada 4 8
Nuova Zelanda 4 8
Australia 4 8
Austria 8 10
Irlanda 9 12
Svezia 9 13
Repubblica Ceca 10 13
Francia 13 18
Norvegia 13 18
Stati Uniti 11 21
Ungheria 13 21
Islanda 14 20
Belgio 13 21
Svizzera 13 21
Spagna 16 22
Germania 19 23
Polonia 19 25
Danimarca 21 25
Italia 22 25
Liechtenstein 20 26
Grecia 25 29
Federazione Russa 26 29
Lituania 29 29
Portogallo 26 29
Lussemburgo 30 30
Messico 31 31
Brasile 32 32
L’abilità di leggere testi scientifici è stata valutata misurando la capacità degli studenti di:
• usare conoscenze scientifiche;
• riconoscere quesiti di natura scientifica;
• identificare che cosa comporti la ricerca scientifica;
• mettere in relazione dati scientifici e conclusioni; e
• comunciare questi aspetti scientifici.
Si può migliorare quello che si può misurare, a ognuno il suo pensiero e la sua azione, per fortuna esiste una competizione culturale tra I paesi, sino a quando quella Italiana in Italia sará basata sulle opinioni e la disinformazione per il paese sarà molto dura, per fortuna molti dei migliori se ne vanno ad esercitare le loro menti altrove … in modo più libero, anche culturalmente
http://www.oecd.org/pisa/
Per considerare un modello scolastico ed educativo alternativo consiglio l’International Baccalaureate Diploma … incredibile esiste anche in Italia
http://www.ibo.org/
PS: beati quelli che sanno dare le definizioni, nell’ innovazione semantica gli Italiani sono davvero I migliori … per la cultura degli esseri umani e non per la sua definizione, quello mostrato con i dati sopra esposti è il mondo reale