IT041: Un uomo e una teoria sbagliata alle origini dello statalismo e del consumismo

La scienza economica moderna, matematizzata, arida, triste e sterile, nasce di fatto nel 1936 con il libro “La teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” di John Maynard Keynes. La migliore demolizione delle teorie di Keynes, che di generale non avevano nulla, ma erano tuttalpiù relative e particolari, venne compiuta da Henry Hazlitt nel 1957 con il libro “The Failure of the New Economy”, tradotto adesso per la prima volta in Italiano da Marco Marinozzi. Con Marco andiamo quindi alla scoperta di Keynes e delle sue incosistenti teorie che hanno tragicamente condizionato non solo l’evoluzione della scienza economica nella direzione sbagliata, ma anche le politiche economiche di banche centrali e governi degli ultimi 50 anni. “Nel lungo periodo siamo tutti morti” disse Keynes. Keynes è morto, molti di quelli che hanno implementato le sue teorie anche, e noi ci ritroviamo sul groppone una montagna di debiti e un pesante statalismo che soffoca la nostra natura imprenditoriale.

L’ospite della puntata

Marco Marinozzi, lavora nel settore bancario come Internal Auditor, Financial Services e Bancassurance e contribuisce alle attività dell’Associazione Ludwig Von Mises Italia.

Libri menzionati

Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, John Maynard Keynes

The Failure of the New Economics, Henry Hazlitt (versione inglese)

L’azione umana. Trattato di economia, Ludwig Von Mises.

Altre risorse

Foreword to The Failure of the “New Economics” di Murray N. Rothbard,

Hayek vs. Keynes Rap Anthem – con sottotitoli in italiano, youtube video

Keynes contro la legge di Say, Associazione Ludwig Von Mises Italia

Articoli di Marco Marinozzi

Altre bugie sulle vostre tasse, Associazione Ludwig Von Mises Italia

Ecco qual’è il problema dello statalismo…, UCCR, unione cristiani cattolici razionali

 

 

 

12 comments on “IT041: Un uomo e una teoria sbagliata alle origini dello statalismo e del consumismo

  1. Paolo Lazzari ha detto:

    Nella Teoria Generale c’e’una sola formula, anzi Keynes criticava l’uso della matematica in economia. “Nel lungo periodo saremo tutti morti”, Keynes lo scrisse in risposta ai teorici dell’equilibrio generale che, credendo a differenza di Keynes nella capacità autoregolativa del mercato, sostenevano che i problemi delle economie capitalistiche si sarebbero comunque risolti nel lungo periodo….non ho letto il libro,lo farò ma mi sembrava una precisazione doverosa.

    1. Marco Marinozzi ha detto:

      Nell’intervista è stato precisato che sono esistiti due Keynes. Un primo Keynes ripudiava (come il suo “padrino” Marshall) un uso irrazionale della matematica in economia (questo era il criterio che Marshall seguiva “(1) Use mathematics as shorthand language, rather than as an engine of inquiry. (2) Keep to them till you have done. (3) Translate into English. (4) Then illustrate by examples that are important in real life (5) Burn the mathematics. (6) If you can’t succeed in 4, burn 3. This I do often” ) Il Keynes che scrisse la teoria generale inizia ad utilizzare diffusamente la matematica in economia, ovviamente non come i suoi seguaci ma certamente in quantità superiore al primo periodo tanto da modellizzare l’intero sistema economico definendo le funzioni di Domanda ed Offerta Aggregate.

    2. Francesco ha detto:

      ottima precisazione. grazie paolo. in effetti per le formule la colpa è più di fischer marshall quella gente lì 🙂

      1. Francesco ha detto:

        comunque se non ci fosse stato keynes quell’approccio matematico di marshall & co si sarebbe perso secondo me. il successo di keynes invece l’ha ufficializzato nella teoria economica.

  2. Marco ha detto:

    Grazie per il prezioso contributo.
    PS : farebbe coppia perfetta con questa puntata una puntata sulla riserva frazionaria.

  3. francesco ha detto:

    http://www.materiarinnovabile.it/art/292/E_se_tornassimo_a_soldi_e_baiocchi

    Vi propongo questo articolo visto che viene citato Keynes…

    1. Marco Marinozzi ha detto:

      A mio avviso è indicativo che nell’articolo l’autrice si soffermi sul “successo” delle monete citate e non “dei loro effetti” sulle economie coinvolte, ho il sospetto che non abbiano modificato poi molto la situazione del mercato locale. Per quanto mi riguarda il problema monetario ha vari problemi il primo riguarda la possibilità di modificare arbitrariamente la quantità di moneta. Se il tipo di moneta scelta ha questo inconveniente prima o poi sarà destinata ad essere soppiantata.
      Comunque sia i casi che lei cita non cambiano il paradigma economico che Keynes ha cercato di soppiantare, ovvero che lo scambio si realizza sempre tra operatori economici in presenza di una o più produzioni di beni e servizi. Non è possibile scambiare un bene con un pezzo di carta dietro cui non c’è nulla. Ci sarebbero dei soggetti che producono ed altri che consumano, questo non è un sistema che può reggere a lungo.

    2. Marco Marinozzi ha detto:

      “Keynes ha evidenziato che trattando in maniera simmetrica debitore e creditore si crea una spinta convergente, equilibratrice, verso lo zero”, spiega Mancosu. “Abbiamo applicato questo concetto all’interno del circuito innanzi tutto eliminando gli interessi attivi e passivi. E con il Sardex abbiamo dato vita a un circuito di mutuo credito come antidoto al credit crunch, particolarmente pesante per le Pmi.”
      Queste due citazioni fanno emergere molte domande e trasmettono proprio la confusione che lo stesso Keynes aveva in economia. Probabilmente se avesse letto Luca Pacioli (frate francescano riconosciuto come padre ideatore della contabilità) o un buon libro di scuola austriaca avrebbe in tempo zero compreso tutti gli errori presenti in queste due affermazioni.

  4. Massimiliano ha detto:

    Bravo marco marinozzi sei stato esauriente. eBook uscirà su amazon?
    Consiglio per Francesco Carbone : riesci ad intervistare pierò Vernaglione del sito http://rothbard.altervista.org
    Sarebbe una intervista intressante.grazie Masssimiliano

    1. Francesco ha detto:

      ma magari!! ho perso contatto con lui qualche anno fa, ci riprovo, se legge che si faccia sentire, se hai il contatto vedi tu come facilitare la cosa!!

      1. massimiliano ha detto:

        Gent.mo Francesco,
        nulla di più semplice: REMOVED per questioni di privacy 🙂

        Cari saluti. Massimiliano Muccini (assiduo ascoltatore e divulgatore de il truffone 😉 )

    2. Marco Marinozzi ha detto:

      Ciao Massimiliano. Grazie del bel commento. Il libro sarà disponibile a brevissimo in formato ebook su Lulu. Successivamente sarà disponibile sempre in formato ebook anche su Amazon. Al massimo entro metà giugno ci sarà anche il formato cartaceo.

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