Con Antonino Trunfio cerchiamo di capire la finzione implicita nel diritto “costituzionale” al lavoro, i cui paladini sono in realtà i responsabili della disoccupazione e del malessere della società italiana. Lo Stato può fare solo due cose: produrre leggi e produrre tasse, due mezzi che generalmente impediscono il lavoro anziché favorirlo e che in particolare distruggono il valore stesso creato dal lavoro.
L’ospite della puntata
Antonino Trunfio è consulente di direzione aziendale nel campo delle operations e miglioramento delle performance, insegna anche gestione della produzione al politecnico di Milano, è autore di diversi articoli che vengono pubblicati su Rischio Calcolato e Ludvig von Mises Italia.
La serie di articoli menzionati sulla costituzione è disponibile su Rischio Calcolato: Perifrasi della costituzione italiana
Link per approfondimenti
Perifrasi della Costituzione (parte 2), Antonino Trunfio
Perifrasi della costituzione : art.4 (parte quinta), Antonino Trunfio
Contro questo primo maggio, Antonino Trunfio, pubblicato il 1 maggio 2013
Il lavoro non è un diritto, il lavoro è soltanto un fattore della produzione, di Gerardo Gaita, 20 giugno 2016
Altre puntate con Antonino Trunfio
IT015: Diagnosi del declino italiano, il ruolo della produttività e dei monopoli parassitari
IT016: Perché ai nostri politici, tra i più pagati del mondo, mancano sempre le risorse?
1 comment on “IT045: La finzione del diritto al lavoro tra le cause della disoccupazione”
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Bella puntata. Quando c’è di mezzo la costituzione, si vede chiaramente su cosa si basa tutto il castello di carte: illusione ed incoerenza lessicale.
Questa puntata si ricollega ad una frase detta in un podcast da Birindelli: “Se uno vuole fare una porcata, la deve scrivere nella costituzione” (cito a memoria).
Complimenti all’intervistato e all’intervistatore.